ASSOCIAZIONE
SARANDA ONLUS (edizione elaborata)
Milano, maggio 2002
L’ASSOCIAZIONE SARANDA ONLUS, costituita per atto pubblico, è
nata a Milano il 10 Gennaio 2002, con lo scopo di dare un aiuto umanitario
ed una assistenza ai bambini delle aree più povere del mondo.
In particolare, le è stato dato questo nome per ricordare e continuare
l’impegno che tanti volontari hanno vissuto proprio a Saranda,
città nel sud dell’Albania, dando inizio ad una positiva
esperienza di solidarietà.
Già da una decina di anni, infatti, proprio in Albania, nazione
geograficamente vicina, ma provata da vicende storico-politiche che
ne hanno depresso lo sviluppo sociale ed economico e, in particolare,
nella città di Saranda, alcune Suore Marcelline avevano individuato
una comunità di circa 40.000 abitanti, in cui la povertà,
la recente guerra civile e l’abbandono di molte regole hanno costretto
numerose famiglie a vivere in condizioni di estrema indigenza o a smembrarsi
andando alla ricerca di un lavoro fuori dalla loro patria. Vittime innocenti
ditale situazione, migliaia di bambini, la cui unica colpa è
di essere nati in un Paese travagliato e in famiglie poverissime. Bambini
ai quali non è riconosciuto il diritto di “crescere”
perché spesso mancano del calore, delle cure e di una struttura
familiare, perché non hanno un’assistenza sanitaria sufficiente,
perchè le loro scuole sono estremamente carenti e talvolta non
hanno nemmeno un pasto quotidiano.
Le Suore Marcelline hanno dapprima portato in quel luogo il loro contributo
personale ed hanno suscitato poi l’interesse di altri volontari
a favore di quei bambini e di quelle famiglie tanto disagiate.
Negli scorsi anni, pur tra mille difficoltà locali strutturali,
esistenziali, comunicative ed anche belliche, con l’aiuto di molti
sostenitori, taluni recatisi sul posto, altri, persone o istituzioni,
attivi a distanza, sono state comunque realizzate a Saranda, opere importanti,
quali;
• una scuola materna che conta oggi 120 bambini,
• un presidio sanitario dove lavorano medici albanesi,
• entrambi finalmente accolti in una casa appositamente edificata,
sede del Centro Sociale Santa Marcellina;
• un supporto locale e formativo (anche con stages in Italia)
a medici dell’Ospedale locale.
Inoltre con l’aiuto di circa settanta volontari sono state realizzate
attività ricreative e formative del tempo libero per bambini
e adolescenti o attività sportive , soprattutto calcistiche.
E molti silenziosi amici, da lontano, hanno dato il loro sostegno finanziario
per
• le adozioni a distanza di circa 30 bambini,
• ma anche per opere concrete sul territorio, quali la riparazione
o il riassetto di abitazioni disastrate,
• l’apporto di acqua e di luce ad un villaggio (Shendelli)
ove è stato anche recuperato un cascinale che funge da scuola
e da Cappella e dove è stata avviata una scuola materna;
• la fornitura di un gruppo elettrogeno per trainare un rudimentale
(ma indispensabile!) traghetto su di un braccio di mare che taglia fuori
centinaia di persone dalla città...
A questo punto, cosa possono fare gli Amici dell’Associazione
Saranda e con quali modalità?
Negli ultimi anni Saranda ha ricevuto numerosi aiuti ed anche alcuni
interventi sulle infrastrutture a vantaggio della popolazione locale:
da parte di molti operatori, sempre con tanta generosità, a volte
con molteplicità di intenti ed estemporaneità nelle donazioni.
In termini di principio, l’ASSOCIAZIONE SARANDA ONLUS, vuole assicurare
ai bambini di una delle aree più povere del mondo un futuro migliore
e, secondo una scelta di metodo, intende operare essenzialmente su1
luogo e su programmi di sviluppo sociale a favore di comunità
bisognose segnalate da istituzioni civili o religiose, presenti ed attive
sul posto. I programmi dovrebbero essere realizzati in più progetti,
lanciati in relazione alla loro specifica finalità la cui attuazione
è espressamente svolta con il dialogo e il coinvolgimento delle
famiglie e delle istituzioni locali. L’ASSOCIAZIONE SARANDA ritiene
oggi che sia importante riunire e collegare il più possibile
i molteplici momenti di generosità al fine non solo di istituire
ed incrementare strutture assistenziali, ma anche di mantenerle sufficientemente
a lungo e, quindi, di promuovere, di coltivare e di sostenere ogni aspetto
formativo, affinché la comunità locale possa continuare
autonomamente le attività avviate dalle iniziative del volontariato
e raggiungere così una condizione stabile di relativo benessere.
In pratica, per attuare molti dei programmi sopra citati e completare
il “progetto Saranda” è richiesto un grande impegno
di risorse, umane, finanziarie e di pensiero programmatorio, impegno
in continua espansione, che già assorbe gli intenti e le capacità
dell’attuale gruppo di volontari. Da ciò la necessità
di un allargamento del numero dei “volontari” e di coloro
che condividendo questa impostazione, vogliano comunque “associarsi”
a questo impegno. Tale crescita dimensionale richiede, ovviamente, l’adeguamento
della struttura operativa, il coordinamento degli sforzi e degli impegni
ed una valutazione critica e progettuale anche di ampio respiro
E secondo quali programmi di aiuto?
Accanto al sostegno di molti dei programmi e delle attività
già in atto presso il Centro Sociale Santa Marcellina di Saranda
(la scuola materna, il supporto al presidio sanitario, i campi ricreativi
estivi...), vanno posti in evidenza, quali programmi da avviare e da
sviluppare nei prossimi due anni:
• I’ incremento delle adozioni a distanza,
• l’organizzazione e la dotazione delle indispensabili attrezzature
per l’avvio di un Centro per l’istruzione Professionale
Polivalente, destinato anche a salvaguardare talune produzioni tradizionali
locali (ad esempio, i tappeti artigianali) o la promozione di microimprese,
quali quelle di confezioni di abbigliamento o l’orticultura;
• il sostegno anche strumentale all’Ospedale locale e alla
formazione e all’aggiornamento del personale sanitario,
• un programma di sostegno nutrizionale ai bambini: dal fabbisogno
sovente indispensabile alla sopravvivenza all’arricchimento nutrizionale
(latte, vitamine...),
• il procurare indumenti “indispensabili” a molti
bambini e alle loro famiglie
• ma anche la creazione di una Unità di studio per lo Sviluppo
Socio- economico del Centro Sociale di Saranda e delle attività
ad esso connesse e ad esso appoggiate nonché dei bisogni emergenti
dell’area di Saranda stessa, avendo particolare attenzione all’individuazione
di opportunità di lavoro da offrire preferenzialmente ai giovani
genitori.
E con quali mezzi di aiuto concreto?
L’ASSOCIAZIONE SARANIDA ONLUS” ha quindi individuato tre
modi fondamentali per dare un aiuto concreto:
• il sostegno finanziario degli associati,
• l’elaborazione e il sostegno, grazie a donazioni e contributi
mirati, globali o anche modulari, di specifici programmi (primo fra
tutti quello delle adozioni a distanza!), da parte di persone e di associazioni
e di enti,
• il volontariato, che rappresenta il motore vitale dell ‘attività
e che può esplicitarsi,
• nel diffondere i fini e la filosofia dell’ASSOCIAZIONE
SARANDA per attrarre nuovi collaboratori, sostenitori e finanziatori,
• nell’offrire un po’ del proprio tempo libero per
svolgere lavori di segreteria, di raccolta di indumenti o di aiuto pratico,
• nel fare opera di sensibilizzazione presso scuole e istituzioni
economiche, sociali e sanitarie affinché sostengano i programmi
di sviluppo formativo, sanitario e sociale,
• nel creare e/o gestire gruppi operativi locali,
Siamo convinti che nonostante la gravità e l’alto numero
di casi senza speranza, molto può essere fatto per superare le
avversità che molti bambini e le loro famiglie sono costretti
a subire a Saranda e nel mondo. Qualsiasi contributo di solidarietà
consentirà comunque un miglioramento della situazione, un recupero
di speranza e certamente una riduzione della sofferenza.
Ma l’obbiettivo dell’ASSOCIAZIONE SARANDA ONLUS va oltre:
vogliamo
lavorare per permettere ai bambini di realizzare domani, nella loro
patria, una condizione migliore rispetto all’indigenza in cui
vivono oggi le loro famiglie.